Qualche sera fa al Circolo degli Artisti, Marco Travaglio ha presentato un libro di Andrea Camilleri e Saverio Lodato intitolato "Di testa nostra. Cronache con rabbia 2009-2010". Sono stati illustrati con piglio divertito i vari temi trattati nel libro, che vanno dall'avanzare verso nord della mafia (l'avanzare della linea della palma o del caffé ristretto come tempo addietro denunciava non troppo ascoltato Leonardo Sciascia) ai comportamenti masochistici dell'opposizione (vedi lo scissionismo a oltranza o la rinuncia a demonizzare il capo del governo).
Tra i pezzi più divertenti la polemica innescata da Panebianco del Corriere della Sera contro Camilleri, reo di aver presentato Montalbano come un colluso con la mafia (alla stregua di Andreotti, Dell'Utri e Contrada). Siccome Panebianco ha avanzato questa ipotesi basandosi sul telefilm e non sui libri, Camilleri risponde che l'operazione gli è parsa simile al tentativo di uno studente di spiegare il De Bello Gallico con Asterix!
Altro personaggio preso di mira è stato Tony Blair, un tempo simbolo della sinistra europea. Nella sua autobiografia confessa, dopo l'acquisto della decima villa e l'avallo a due inutili guerre, che il suo unico rimpianto è di aver abolito la caccia alla volpe, beato lui!
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